Ogni autunno, piccoli gruppi e individui si riuniscono online per vivere da Stoici. Non è nostalgia: è strategia per affrontare un mondo disordinato. Tra loro anche qualche trentino.
Lunedì mattina, ottobre.
C’è una casa silenziosa, ancora impregnata dell’odore del caffè, dove qualcuno apre sul tablet il manuale digitale della Stoic Week.
C’è un ufficio condiviso, con le cuffie che isolano dal brusio costante, dove un altro partecipante avvia la meditazione guidata del giorno.
C’è una classe, che si sistema dopo l’intervallo, un tram che sobbalza tra fermate e notifiche.
E c’è, sopra tutto, un gesto semplice: un dito che scorre sullo schermo, un respiro più lento, un pensiero che si affina.
Così comincia, per oltre 3000 persone in più di 40 Paesi, la settimana più razionale dell’anno.
Una settimana per tentare l’impossibile: vivere da Stoici nel caos digitale del XXI secolo.
Stoicismo on line
La Stoic Week è un esperimento globale: sette giorni per provare a incarnare, almeno un po’, l’esempio dei filosofi antichi.
Ma dietro quell’apparente esercizio di cultura classica c’è qualcosa di più profondo.
Una forma di resistenza discreta, sottile e ostinata. Una ricerca di equilibrio in un tempo che, più che accelerare, sembra sbandare. E mentre intelligenze artificiali e automazioni ridisegnano la nostra vita quotidiana, lo Stoicismo moderno diventa – paradossalmente – una piccola disobbedienza interiore: scegliere la consapevolezza in un mondo che ci vuole distratti.
Una filosofia antica adattata alla vita contemporanea
Il Modern Stoicism nasce nel 2012, quando un gruppo di studiosi e terapeuti decide di trasformare la saggezza antica in un laboratorio accessibile a tutti.
Non un tempio per appassionati di filologia, ma una palestra per la mente moderna.
Con un’idea semplice e sorprendente: Epitteto e Marco Aurelio, riletti oggi, funzionano ancora.
Funzionano perché parlano esattamente al punto cieco della nostra epoca: l’illusione di controllo.
“Non sono le cose a turbarci, ma i giudizi che formuliamo su di esse”, ripeteva Epitteto.
E quanta attualità c’è in quella frase, noi che viviamo costantemente in lotta con previsioni, scenari, ansie climatiche, incertezze lavorative, algoritmi che anticipano i nostri desideri e spesso li condizionano.
Il Modern Stoicism intreccia questa saggezza con pratiche affini alla mindfulness e alla terapia cognitivo-comportamentale: journaling mattutino, premeditatio malorum, revisione serale.
Non sono solo esercizi filosofici. Sono tecniche di igiene mentale.
E si potrebbe obiettare: davvero basta un quadernetto e qualche minuto di meditazione per fronteggiare il mondo in tilt?
La risposta degli Stoici è più tagliente: no, non basta.
Ma è un inizio. Un piccolo punto fermo in una vita che tende ad allentarsi ovunque.
Ed è proprio questo il cuore dell’attualità stoica: non promette salvezze, ma disciplina; non fuga, ma presenza.
La Stoic Week come esperimento globale
Dal 2012 a oggi, decine di migliaia di persone hanno “provato” a vivere da Stoici per una settimana.
L’edizione 2025 ha registrato oltre 3300 iscritti da più di 40 Paesi: studenti, lavoratori, medici, insegnanti, pensionati.
Una comunità eterogenea, sparsa tra fusi orari e lingue, che per sette giorni si ritrova a condividere lo stesso gesto quotidiano: fermarsi.
Il protocollo è sempre lo stesso: un questionario iniziale, uno finale, un manuale con meditazioni e letture, esercizi giornalieri.
Ed è qui che emerge il dato che sorprende perfino gli scettici: gli studi condotti dal team di Modern Stoicism mostrano una riduzione costante delle emozioni negative – in media del 18% – e un aumento della gioia e della resilienza.
Non dopo anni di pratica.
Dopo sette giorni.
Con venti minuti al giorno.
Numeri, sì.
Ma dietro quei numeri ci sono persone che raccontano un cambiamento più semplice e più umano:
- «Mi arrabbio meno»,
- «Riesco a non farmi risucchiare dalle preoccupazioni»,
- «Accetto ciò che non posso controllare».
E viene quasi spontaneo chiedersi: come può un esperimento globale, gratuito, online, produrre un impatto così concreto?
Forse la risposta sta proprio nella sua povertà apparente.
Nessuna app sofisticata, niente gamification, niente notifiche.
Solo un gesto antico: sedersi e pensare.
Connessione digitale, disciplina personale
C’è un paradosso curioso nella Stoic Week: si svolge interamente online, ma genera un senso di comunità più reale di molte esperienze fisiche.
Forum, incontri on-line, materiali condivisi: una rete discreta ma resistente, fatta di persone che – almeno per una settimana – decidono di sintonizzarsi sulla stessa frequenza filosofica.
In quell’atto collettivo c’è qualcosa di profondamente controcorrente.
In un’epoca in cui l’attenzione è la risorsa più fragile, dove ogni minuto è assediato da stimoli, pubblicità, pop-up, scroll infiniti, la Stoic Week diventa una forma di concentrazione condivisa.
Un rifiuto silenzioso del rumore.
Non è evasione.
Non è spiritualismo soft.
Non è l’ennesimo tentativo di wellness da copertina patinata.
È, piuttosto, un gesto civile: scegliere di vivere con intenzionalità.
E allora sì, la tecnologia qui non è il nemico.
È solo un mezzo. Una piattaforma – niente di più – che permette a migliaia di persone di collegarsi, imparare, discutere, dubitare.
A pensarci bene, è un esercizio rivoluzionario proprio perché non fa rumore.
Filosofia spiccia?
C’è chi storce il naso.
E lo fa con la prevedibilità dei riflessi condizionati:
“Un altro evento benessere”,
“Un altro rituale da social”,
“Un’altra moda intellettuale che dura una stagione”.
Siamo davvero così sicuri?
Perché i dati raccontano altro. Le testimonianze raccontano altro.
E la stessa prospettiva stoica rifiuta ogni promessa miracolistica: non si tratta di diventare saggi in sette giorni, né di raggiungere un’imperturbabilità da statua romana.
Si tratta di provare – almeno per una settimana – a vivere con maggiore intenzionalità.
A fare, per dirla con Marco Aurelio, “le cose bene, perché quella è la tua ricompensa”.
È lì, in quel tentativo, che molti scoprono qualcosa di inatteso: che cambiare abitudini mentali non è un lusso per pochi, ma un allenamento minimo per tutti.
E che la serenità non è un premio, ma una pratica.
Allenare la mente
Ogni autunno, mentre il mondo accelera verso nuove crisi, nuove tecnologie, nuove precarietà, migliaia di persone si fermano.
Sette giorni, non di più.
Osservano i propri giudizi.
Riconsiderano ciò che dipende da loro.
Allenano la mente come si allena un muscolo che si era indebolito.
È la Stoic Week: un laboratorio collettivo, fragile e potentissimo, dove si testa – con l’umiltà dei filosofi antichi – se vivere da Stoico possa ancora funzionare.
E, a quanto pare, la risposta è sì.
Der Kreiser in pastiche di Pierluigi Depentori
Testo sperimentale di scrittura automatica ispirato allo stile dell’autore citato, che non è coinvolto nei contenuti.La forma è presa in prestito. La sostanza, no.
Link utili
- modernstoicism.com/about-us
- modernstoicism.com/stoic-week/
- Risultati Stoic Week 2025 (Modern Stoicism)
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Titolo
Stoici connessi: la sfida di vivere una settimana come gli antichi filosofi
Sottotitolo (max 160c)
Ogni autunno, piccoli gruppi e individui si riuniscono online per vivere da Stoici. Non è nostalgia: è strategia per affrontare un mondo disordinato.
Scena d’apertura
In una casa silenziosa, in un ufficio condiviso, in una classe o sul tram: è lunedì mattina, ottobre. Qualcuno apre il manuale digitale della Stoic Week, qualcun altro ascolta la meditazione guidata del giorno. Inizia così, per oltre 3000 persone in più di 40 Paesi, la settimana più razionale dell’anno.
Tesi
La Stoic Week è un evento globale che ogni autunno invita a vivere come uno Stoico per sette giorni. Ma dietro l’apparente esercizio filosofico si nasconde un gesto di resistenza sottile: coltivare equilibrio e consapevolezza in un’epoca dominata da fretta, incertezza e iperconnessione. In un mondo sempre più automatizzato, lo Stoicismo moderno diventa una forma di disobbedienza interiore.
Argomento 1 – Una filosofia antica adattata alla vita contemporanea
Il Modern Stoicism, nato nel 2012, rende accessibile la pratica stoica a chiunque, attraverso letture, meditazioni, esercizi quotidiani. La filosofia di Epitteto e Marco Aurelio si intreccia con pratiche affini alla mindfulness e alla CBT, per aiutare a sviluppare lucidità, resilienza, virtù. Le attività – journaling, premeditatio malorum, revisione serale – non sono solo strumenti filosofici, ma tecniche di igiene mentale.
Argomento 2 – La Stoic Week come esperimento globale
Dal 2012 ad oggi, decine di migliaia di persone hanno partecipato alla Stoic Week, compilando questionari, confrontandosi in gruppi, applicando i principi stoici alla loro quotidianità. L’edizione 2025 ha registrato oltre 3300 iscritti da più di 40 Paesi. I dati raccolti mostrano una costante riduzione delle emozioni negative (~18%) e un aumento della gioia e della resilienza. Bastano 20 minuti al giorno per percepire un cambiamento concreto.
Argomento 3 – Connessione digitale, disciplina personale
La Stoic Week si svolge online ma genera un senso di comunità reale. Forum, incontri Zoom, materiali condivisi creano una rete di persone che, per una settimana, si sintonizzano sulla stessa frequenza filosofica. In un’epoca in cui l’attenzione è divisa e frammentata, questa pratica condivisa diventa un gesto di concentrazione e rifiuto del rumore. Non è fuga, ma presenza attiva e critica nel mondo.
Controcanto
C’è chi vede nella Stoic Week solo un altro “evento benessere” tra tanti. Ma i dati, e le testimonianze dei partecipanti, raccontano altro: maggiore lucidità, capacità di affrontare le difficoltà, trasformazione delle abitudini mentali. Non si tratta di diventare stoici perfetti, ma di provare per una settimana a vivere con maggiore intenzionalità. Il beneficio non è teorico, è esperienziale. Ci si abitua «fare le cose bene, perché quella é la tua ricompensa» (Marco Aurelio).
Chiusura
Ogni autunno, mentre il mondo accelera verso nuove crisi e le tecnologie avanzano, migliaia di persone si fermano. Riflettono, meditano, osservano i propri giudizi. È la Stoic Week: un laboratorio collettivo per testare, almeno per sette giorni, se vivere da Stoico può ancora funzionare. E, secondo molti, la risposta è sì.
Link utili (3)
– modernstoicism.com/about-us
– modernstoicism.com/stoic-week/
– Risultati Stoic Week 2025