Profilazione dello stile
I giornalisti, come chi scrive regolarmente, lasciano tracce linguistiche riconoscibili.
Queste possono essere analizzate per costruire un profilo del loro modo di scrivere, basato su parametri oggettivi. Per questo progetto ho usato questa semplificazione finale:
- Tono utilizzato – confidenziale, istituzionale, ironico, autoritario.
- Forme retoriche ricorrenti – citazioni, parallelismi, domande retoriche, aneddoti.
- Struttura e sintassi – frasi brevi e dirette o periodi articolati.
- Strategie persuasive – appello all’autorità, ironia, dati, empatia.
- Funzione comunicativa prevalente – informare, intrattenere, convincere, guidare.
La profilazione deriva dalla raccolta di testi pubblicati e disponibili online.
L’analisi è artigianale, ma consente una rappresentazione fedele dello stile.
Non si tratta di imitazione generica, ma di modellazione sistematica: più materiale si analizza, più accurato diventa il modello.
Approccio etico
Si potrebbe estendere l’analisi anche a elementi extratestuali — passioni, temi ricorrenti, riferimenti personali — ma in questo caso il lavoro si concentra esclusivamente sulla lingua come codice.
Nessuna indagine biografica, nessuna violazione della sfera privata.
Solo parole e struttura. Non vengono impiegate altre tecniche di profilazione anche se nei giornali on-line viene profilato il “parco buoi del click”, ovvero i lettori, in modo assai dicutibile anche se legale.
Il “furto” consapevole
La scheda che raccoglie i dati di profilazione diventa la base operativa per generare nuovi testi.
In questo modo l’intelligenza artificiale può scrivere con coerenza stilistica, superando i limiti dei semplici comandi tipo “scrivi come XY”.
Faustini, in un passaggio della nota ANSA del 26 settembre 2025, lo ha definito con chiarezza:
“…si ruba il modo di scrivere.”
Ed ha colto il punto!
L’esperimento parte da qui: non copiare il contenuto, ma estrarre lo stile, la struttura, il ritmo.
In prospettiva si possono anche creare ibridazioni — tono di Feltri, retorica di Faustini, struttura di Severgnini — per testare la compatibilità tra diversi registri.
Conclusione
Ogni autore, consapevolmente o no, è debitore di altri.
Qui il processo è solo reso esplicito, replicabile, automatizzato — e proprio per questo suscita curiosità e talvolta fastidio.
Ma non c’è nulla di illecito (fino a prova contraria): si tratta di analizzare e reinterpretare, non di plagiare.
E siamo appena all’inizio…bellezza!
Scheda di analisi dello stile di Alberto Faustini
Scheda di analisi ridotta e per punti.
Tono
- Istituzionale e autorevole: linguaggio sobrio e professionale.
- Inclusivo e dialogico: valorizza il rapporto con lettori e collaboratori.
Forme retoriche ricorrenti
- Appello alla continuità: espressioni che sottolineano il legame con il pubblico.
- Richiami al mestiere giornalistico: valorizzazione dell’impegno quotidiano.
- Retorica del cambiamento equilibrato: descrive le transizioni come evoluzioni, non rotture.
Struttura e sintassi
- Frasi chiare e scorrevoli, prive di eccessi retorici.
- Registro medio-alto e sobrio, adeguato a contesti formali.
Strategie persuasive
- Uso della credibilità professionale: esperienza come garanzia.
- Coinvolgimento emotivo moderato: calore misurato, mai enfatico.
Funzione comunicativa prevalente
- Legittimare ruoli e cambiamenti istituzionali.
- Rafforzare il legame tra redazione, lettori e autorevolezza della testata.
PROMPT
Riscrivi il testo (file Nota_tecnica-allegato) nello stile di Peter Righi (file aut_Righi-allegato); copia la scheda dal file aut_Faustini (in allegato) a fine testo.